02 giugno 2013

LA VERITA' SUL PROCESSO DI RECRUTAMENTO


Negli anni ho dovuto studiare libri e articoli su come fare un curriculum, come scrivere una lettera di presentazione e come rispondere alle domande durante un colloquio di lavoro.
Ora che ho una certa cultura so che per la maggior parte sono fesserie scritte per guadagnare dalla mia disperata ricerca di un nuovo lavoro pagato e che vanno in contraddizione tra un libro e un altro, o nella migliore delle ipotesi fesserie idealiste.

Quello che mi interessa sono le esperienze personali (quelle vere, non le fantomatiche storie dei libri), e quella che vi scrivo ora mi ha scioccato.

Qualche volta lavoro con un'agenzia di eventi. E' un modo stimolante per guadagnare un extra, perche' ogni esperienza e' un'avventura. Ogni giorno arrivo senza sapere cosa dovro' fare, dovro' dimostrare leadership con persone che non ho mai visto e controllo della situazione davanti ai clienti in un lavoro che non ho mai fatto.

Questo week end sono in un albergo. Domenica, alla fine del turno sono a mangiare nella sala relax col resto dello staff.
A un altro tavolo la Manager si lamenta con due colleghe di quanto e' stanca, e le altre le danno ragione qualunque cosa dica: ieri c'e' stato il recruiting day, cioe' la giornata dei colloqui di lavoro, e si sono presentati in 400 per 8 posti.
- Abbiamo iniziato chiedendo di portare un oggetto per loro importante e di parlarne per non piu' di due minuti, cosi' ne puoi subito falciare la meta'. Quelli che portano una biro sono fuori, perche' vuol dire che non ci hanno pensato abbastanza e non sono creativi, quelli che parlano dei figli sono fuori, perche' nessuno ha voglia di sentirli. Quelli che parlano del telefonino sono fuori perche' vuol dire che passeranno le ore lavorative a messaggiare invece di lavorare.

Per me il telefonino e' importante perche' mi permette di parlare gratis con la mia famiglia in Italia, ma al lavoro lo spengo. Che logica e'?

- ...Cosi' ne hai subito solo piu' la meta'. Per la prova successiva li abbiamo divisi in squadre e dovevano costruire un castello di carta. La squadra che lo costruiva piu' alto vinceva.

Costruire un castello di carta e' proprio l'immagine giusta.
- ...Intanto passavamo tra i tavoli per vedere chi era un leader naturale e chi invece aspettava solo gli ordini.

Cercano un leader per una posizione per cui bisogna prendere gli ordini.
- Si' - dice una collega - Ho sentito che da un'altra parte davano un marshmallow e uno spaghetto e dovevano trovare il modo di infilare lo spaghetto senza romperlo.
- Posso chiederti per che posizioni facevate i colloqui? - chiedo io dal mio tavolo.
- Camerieri - dice lei, poi dilungandosi a spiegarmi che lavorando per un'agenzia non potrei presentarmi per i colloqui nei posti in cui ho lavorato, perche' se dovessero assumermi dovrebbero dare all'agenzia 2.000 sterline per riscattarmi. E questo non succedera' mai.

Alla faccia di lavora sodo e sii umile che la tua occasione arrivera'.

- Mi sembra un modo davvero stupido di selezionare le persone - le dico io.
Le altre due colleghe spalancano gli occhi, la manager accusa il colpo e continua:
- E' un processo studiato per selezionare il miglior candidato. Poi capirai. Cosi' col castello di carte ne falciamo un'altra meta' subito. La prova successiva e' scrivere su un foglietto due verita' e una bugia, poi leggere le tre frasi al vicino, il quale deve indovinare quali sono le verita' e quale la bugia.
- Mi rendo conto che per voi recrutatori e' molto divertente, ma a che punto esattamente arrivano lo studio, l'esperienza lavorativa e l'attitudine personale? - chiedo io.
- Aspetta, adesso ci arrivo.
- Mi sembra solo che seguendo questo modo di pensare, se io e te competessimo per lo stesso posto,  solo perche' io sono risultato piu' simpatico potrei prendere il lavoro e tu potresti essere scartata, anche se tu hai anni di esperienza qui e io sono al mio secondo giorno.

Le altre di nuovo spalancano gli occhi e mi guardano.
- ...Se te lo meriti... perche' no...? - pausa di riflessione - Qui guardiamo il loro linguaggio del corpo, come mentono, che tipo di bugia dicono e se riescono a individuare la bugia dell'altro, e ne falciamo un'altra buona meta'. Nella fase successiva ognuno di noi chiede qualcosa ai candidati: uno chiede dei loro hobbies, io ero quella che chiedeva delle loro esperienze passate. A questo punto ne sono rimasti pochi. Ne selezioniamo 16 e li invitiamo a un giorno di lavoro in cui vediamo come si comportano e come si relazionano con gli altri, perche' il primo giorno uno dovrebbe dare il 100% per fare buona impressione, capito? E alla meta' di loro offriamo un lavoro - mi guarda - E QUESTO E' IL MODO IN CUI SAPPIAMO DI AVER SELEZIONATO IL MIGLIORE!!

Io la guardo a mia volta, sbalordito:
- Ti rendi conto che probabilmente hai fatto fuori i migliori quando hanno scelto il loro oggetto preferito?

Le altre due scoppiano in una risata.