20 ottobre 2012

DONNA AL VOLANTE

Per quelli di voi affezionati alle mie figure imbarazzanti a Londra, eccone una fresca fresca.
 
Arrivato all'aeroporto, prendo l'autobus per andare in citta', e qui conosco Marissa, l'autista: una ragazza molto formosa, che solo a guardarla capisci essere cresciuta sulle montagne scozzesi ad aria pulita e bistecche.
Prima di partire fa una rivisitazione personale del solito discorso sulle norme di sicurezza che qui gli autisti sono tenuti a enunciare (simile a quello sugli aerei), e dopo aver detto che bisogna allacciare le cinture aggiunge E' la legge, non ha a che fare con le mie abilita' alla guida.
Poi mima al rallentatore con il suo corpo un po' ingombrante ma molto espressivo cosa potrebbe succederci in caso di incidente senza le cinture, scatenando risate su tutto l'autobus.
 
Io sono nella primissima fila, quella di chi ha lo stomaco suscettibile e teme per la strada lunga, e le chiedo quanto ci metteremo fino a Victoria. Prontamente, lei mi risponde 3 ore, io rido, controbatto a mia volta qualcosa di spiritoso e alla fine parliamo per tutto il viaggio.

Dopo un po' il discorso finisce sulla difficolta' per una donna di fare un lavoro considerato per uomini: Queste mi dice indicandosi il grosso seno con la mano libera, la costringono a lavorare di piu' per dimostrare il suo valore ai colleghi.
Poi le chiedo quale sia l'aspetto piu' difficile nel guidare un autobus turistico (che e' ancora piu' grande di uno cittadino), immaginando essere il parcheggio, e mi risponde che invece sono le strettoie, perche' se non prende bene le misure rischia di dover tornare indietro e rifare la manovra, con le altre macchine che non sono amichevoli nell'ora di punta.
 
E qui scatta la mia proverbiale abilita' nel dire la cosa sbagliata, anche se scrivendo questo blog dovrei avere ormai imparato che devo stare zitto, e le dico I guess it must be stressful for a woman like you to carry around this big fella and keep calm with all the people horning at your back.
 
Che nelle mie intenzioni vuole dire Credo che per una donna come te sia stressante guidare questo bestione e restare calma con la gente che ti suona dietro.
 
Ma l'inglese si presta molto facilmente ai doppi sensi, e una parola inoffensiva come horn [claxon] solo con l'aggiunta di una Y cambia completamente il significato della frase, e come mi rendo subito conto dalla sua reazione, le ho appena detto:
Credo che per una donna come te sia stressante portarsi dietro questo bestione e restare calma, con la gente arrapata alla vista del tuo culo.
 
Per evitare il mio errore, Claxonare non si dice To horn, ma To beat the horn [suonare il claxon].
 
P.S.: Il giorno dopo vado in banca e conosco Natalia, una bella ragazza russa venuta a Londra a 16 anni. Prima di parlare del mio conto facciamo 2 chiacchiere e le racconto questa storia, e mi dice che e' successo qualcosa di simile anche a lei quando ha fatto l'esame di guida in Inghilterra e invece di dire all'istruttore I blow the horn [suono il claxon] gli ha detto I blow the horny [faccio un po@@ino all'arrapato].
Comunque ha passato l'esame :-)

16 ottobre 2012

Video Sponsorizzato - COSA SUCCEDERA' DOPO?

Poteva essere al massimo il 2008 quando un mio amico mi ha detto che con un nuovo tipo di telefono chiamato Blackberry si potevano mandare SMS gratis in tutto il Mondo, se anche l'altro aveva lo stesso telefonino.

Mi sembrava incredibile, e 4 anni dopo le cose sono cambiate cosi' tanto che il Blackberry e' stato quasi completamente sostituito da una nuova generazione di Smartphone touchscreen.
Cosa succedera' dopo? Viviamo tempi cosi' veloci che tenersi aggiornati con quello che e' successo oggi e immaginare cosa avverra' domani e' quasi impossibile.

Pero' sarebbe interessante provarci, vero? Misurare la nostra intuizione, sfidare noi stessi e i nostri amici con una semplice domanda: cosa succedera' dopo?
Qualcuno ci ha gia' pensato, ed ecco una nuova applicazione per Smartphone che sembra molto interessante in particolare per tutti gli appassionati di calcio e (senza offesa per chi si sente coinvolto) i drogati di fantacalcio.

Si chiama Star Player ed e'stata lanciata da Heineken.
L'applicazione e' un gioco in tempo reale e permette di mettere alla prova le nostre abilita' nel prevedere cosa succedera' durante una qualunque partita della UEFA Champions League. Ci sara' un goal nei prossimi 30 secondi? Sbagliera' il rigore?

L'applicazione e' molto intuitiva, ha un interfaccia chiaro e permette di salvare un nostro profilo in modo da mantenere una memoria delle nostre scelte, perche' si tratta di una vera e propria sfida con noi stessi e i nostri amici, non sono chiacchiere!

Heineken ha prodotto un divertente video per promuovere questa nuova applicazione: uno scherzo che la Colombari ha fatto al marito, il calciatore Billy Costacurta, in un bar di Milano, mentre guardavano una partita.
Ve lo riporto di seguito.

L'applicazione e' gia' scaricabile gratuitamente: l'unica cosa che mi dispiace e' che oggi non ci sono partite!
SPONSORIZZATO DA HEINEKEN