23 novembre 2011

CATSO IL CANE

Londra - Oggi ho incontrato al parco un'amica giapponese che non vedevo da tempo e che ha preso un cucciolo: Catso.


Ci siamo seduti su una panchina e abbiamo parlato a lungo, fino a quando ci siamo accorti che Catso si era allontanato.
Allora abbiamo iniziato a chiamarlo a voce alta.

Londra è piena di italiani, e in tanti ci guardavano incuriositi, soprattutto quelli con bambini.
- Catso?!? Dove sei, Catso?
Confesso di averlo fatto con particolare gusto.


Non vedo l'ora di incontrarla di nuovo, tra qualche mese, per dirle che il suo Catso è diventato bello grande.

Published with Blogger-droid v1.7.4

17 novembre 2011

SHAKESPEARE O NON SHAKESPEARE, QUESTO E' IL PROBLEMA

Ultimamente sto studiando un nuovo progetto sulle cospirazioni, e tra le più affascinanti che ho trovato ce n’è una che riguarda Shakespeare (forse anche complice il film Anonymous,  in uscita al cinema in questo periodo), per cui secondo alcuni il più grande poeta di tutti i tempi non sarebbe il vero autore delle proprie opere.

Una specie di Questione Omerica che interessa intellettuali e simpatizzanti, in particolare qui in Inghilterra.
Secondo diverse voci iniziate nel XIX secolo, infatti, Shakespeare non avrebbe avuto nè l’educazione scolastica, nè la necessaria familiarità con la corte per scrivere le sue opere.

Quindi chi le avrebbe scritte?

Il nome più accreditato è Edward de Vere, 17° conte di Oxford, che è anche la teoria seguita nel film Anonymous.
Nella vita di De Vere ci sono esperienze simili a quelle dei personaggi di Shakespeare:  per esempio,  come Pollonio in Amleto, uccide un servo impiccione nascosto dietro una tenda.

Vive in una Londra immersa nel puritanesimo, in cui l’arte ha valore se con un’inclinazione politica, altrimenti è considerata inutile e una pratica vergognosa per i nobili. 
Quindi De Vere soffoca l’impulso di scrivere, fino a quando trova un naturale sfogo usando il suo talento per combattere le sue battaglie politiche.
Ma uno scellerato attore di nome William Shakespeare scopre il suo segreto, lo ricatta e si prende il merito delle opere che De Vere ha scritto, e per sfuggire allo scandalo e al pericolo di gravi ritorsioni, De Vere sta al gioco.

La trama del film è ben congeniata e avvincente, la fiction del film si mescola bene a fatti storici, come l’assassinio di Marlowe in circostanze misteriose (nel film attribuita a Shakespeare) e gli esperti danno credito al film sia per meriti storiografici, sia per l'uso della fotografia e del CGI per ricostruire le scene.

Se volete vedere il trailer clickate il video qui sotto.


Articolo sponsorizzato.

11 novembre 2011

GENTE, SI TORNA A SCRIVERE A MANO!

Questo post è soprattutto per i creativi.

Vi ricordate quando giravamo sempre con una biro e un pezzo di carta per annotarci un'improvvisa idea che non sapevamo bene come sviluppare, ma a un certo punto ci sarebbe tornata utile?
E poi perdevamo gli appunti.

Qualche volta ho trovato fogli piegati in un cassetto o nella tasca di un giubbotto che non usavo da anni, con idee brillanti che non ricordavo più, e mi chiedevo quante di queste idee sarebbero diventate grandi, se solo non le avessi perse, magari buttate per sbaglio nella cartaccia.

Credo che gli Smartphones abbiano fatto una grande differenza per noi creativi (che onestamente non siamo le persone più ordinate del mondo), perché ci hanno permesso di prendere appunti usando il telefono, e per ovvie ragioni da quando ce l'ho non ho più lasciato i miei appunti nel bucato da lavare.
Anche se scrivere toccando lo schermo è più scomodo che usare una biro, e registrare un appunto vocale, semplicemente non è la stessa cosa: con una biro puoi fare uno schizzo, evidenziare, cerchiare, fare frecce, farti una mappa, dei grafici rivedere le parti importanti con un colpo d'occhio e lasciar scorrere i tuoi pensieri, mentre coi tasti sei vincolato a quello che il telefono ti lascia fare.

Ma Signore e Signori (e questa è pubblicità) ho scoperto uno smartphone con una biro: Samsung Galaxy Note.
E' come avere un pezzo di carta, ma non rischi di metterlo in lavatrice.
Puoi scriverti gli appunti A MANO, puoi prendere note su un ebook che stai leggendo, ritoccare foto, disegnare, e puoi addirittura... beh, l'ho appena conosciuto, datemi tempo!

Per chi lo volesse vedere in azione, clickate il video sotto:

Sponsorizzato da Samsung